Paesello


Paese mio che stai in collina,
mille anime, con la gallina.

Ci ho passato la fanciullezza,
libera e selvaggia, che bellezza.

Comunità stretta a dei pezzi di legno,
scusate, me ne vergogno.

I preti a farla da padrona,
la campana che rintrona.

Case sempre più vuote,
non si gioca più con le ruote.

Il telefono è senza filo,
tutti hanno il profilo,

facebook ormai è il tutto,
Scusate, mi scappa un rutto.

Se questa è la legge,
mi chiamo fuori dal gregge.

Non è arrivato Lutero al clero, 
ma c'è il cimitero, 
che diventa pensiero prigioniero. 

Allora paesello paesello mi ridiventi bello.

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