Saluto augurale

Salute e felicità a chi passa di qua.

Sono le mie "fesserie", i miei pensieri, stravaganti e seri...ma veri. Ad un saluto, non starò muto;
chi passa e tace, lo stesso auguro pace.
Finché rime e pensieri escono volentieri in italiano e in dialetto, è segno che mi diletto.
Anche il texano vuole la sua parte, crede che è arte...parlerò anche di borsa, ma non di corsa.

Con il piacere per la scrittura... auguro a tutti buona lettura.

venerdì 30 giugno 2023

 

                                                                             Il cane

 

E’ dura la vita del latitante, sempre in campana, allerta, x gli svizzeri di passaggio, oberato da problemi  economici, logistici, attento a chi si frequenta, dove si mette piede, mille precauzioni, 500 occhi ben aperti…insomma, il proverbiale detto, proprio una vita da cane.

La speranza è che possa finire presto, ma anche qui, come la galera, si sa quando comincia e mai se e quando finirà.

Avevo da poco trovato una nuova sistemazione, una camera in  un palazzone anonimo di   una grande borgata popolare, ideale per confondersi fra la gente comune.

Erano i primi tempi di quella nuova vita, ed ero in attesa  dello svolgimento del processo di primo grado.

Prima di rientrare a casa facevo sempre dei lunghi giri , timoroso di essere seguito.

 Quel giorno stavo percorrendo una stradina  per me nuova, stavo facendo conoscenza con le strade del quartiere.

 Come sempre, all’angolo mi fermo per vedere chi ho dietro…. nessuno per fortuna.

 Era quasi mezzogiorno e in quella strada  non c’era neanche un cane.

Svolto ancora l’angolo e dietro non c’è nessuno; nessuna persona, ma... dall’altra parte del marciapiede qualcosa che si muove c’è: un cane… bello, con portamento maestoso, successivamente ho saputo che era un collie, a me è venuto spontaneo pensare a Lassie, cane dei film,  pulito, con il pelo lucido bianco, lavato da poco, ma non vedevo nessuna persona che portava a spasso quel bel cagnone.

Svolto ancora un altro angolo e ….il cane mi è dietro, a debita distanza, sicuramente sta andando a casa da solo, penso, visto che non c’era nessuno nei paraggi, d’altronde, quella è una razza di cane intelligente.

 L’avranno mandato giù per fare i bisogni e ora sta rientrando.

 Per distogliermi dalla attenzione di quel cane, attraverso uno stradone che era percorso a velocità sostenuta  da molte macchine…qui sicuramente il cane non passa, non c’era neanche il semaforo!! Rimarrebbe sicuramente  schiacciato. Dopo attraversato,  mi fermo per vedere che succede e……

il cane attraversa la strada incurante delle macchine.

 Boh! Ma cosa vado a pensare al cane! con tutti i guai che ho!!

 Che mi frega, penso, e riprendo il mio cammino.

Faccio ancora una stradina, mi giro come da consuetudine e, almeno il cane non c’è più.

 Che bello che era, penso, gli avrei fatto volentieri una carezza.

 Ormai ero giunto nei pressi della casa, mancavano pochi isolati, quando dall’altra parte della  strada i miei occhi vedono un cane bianco, bello, pulito……ma è IL CANE …ancora qui!? si sarà perso, o sta seguendo proprio me!!

Dove non arrivano gli sbirri, a trovarmi, ci riesce un cane.

Mi fermo per vedere la sua reazione e lui anche.

 Non s’avvicina, mi tiene a debita distanza.

Ormai ero sotto il portone, cerco le chiavi e l’infilo nella serratura;

 io abito qui.. dico a voce alta… tu che vuoi fare?

Come se avesse capito…. lentamente si avvicina e….  oplà…varca il portone…non mi sembrava vero che quel bel cagnone aveva scelto proprio me come padrone…io che non ho  mai voluto padroni.

All’interno cera un cortiletto  con 4 portoni, faccio ancora una verifica, salgo prima io e lui dietro.

Faccio velocemente le scale e finalmente  siamo dentro casa.

Adesso che faccio!? Come si accudisce un cane? Facevo fatica a gestire me in  quella situazione, figuriamoci a dover pensare anche al cane…ma questo dopo, adesso me lo accarezzo, lo coccolo...

lui capisce e ricambia scodinzolando.

 Va bene, pensiamo al mangiare, cosa mangia un bel cane?

Mah, quello che faccio per me, vale anche per lui.

Mi metto ai fornelli e preparo un bel piatto di pasta, razioni abbondanti, avevo in frigo anche della carne, voilà, oggi si festeggia l’incontro col cane!! Il vino no, a te no, questo è solo per me.

I cani preferiscono l’acqua, avevo lì un’insalatiera che da quel giorno è diventata la scodella per lui.

 Finito di pranzare, mi viene in mente che lui forse  potrebbe avere bisogno di fare i suoi bisogni, quindi scendiamo e lo porto in un giardino li vicino.

Ero euforico per quel bellissimo cagnone, ma ancora non realizzavo bene cosa significava gestire un cane, meglio, in una situazione normale non ci sarebbero stati problemi insormontabili, ma io ero latitante, non potevo e non dovevo dimenticarlo.

Altro pensiero: e se qualcuno lo riconosce? Un bel cane come questo non può passare inosservato, c’era già delle persone che si avvicinavano per coccolarlo, tutti stupiti, complimentosi, ammirati dal portamento  di Lassie, avevo deciso di dargli questo per nome.

Quel pomeriggio è volato via, fra giardini e lunghe passeggiate; la sera ancora a casa ma dove lo faccio dormire?

Già lo spazio era bonsai per noi…. lui, come se avesse capito, si accuccia a fianco del mio letto, come per dirmi…non preoccuparti mi sistemo qui.

L’indomani il primo pensiero fu il cane, pensavo che era stato un sogno, bello, ma un sogno……e invece lui era lì accucciato, tranquillo, ma allora è vero!! Esisti sul serio.

Quelle che seguirono furono giornate serene e gioiose, eravamo sempre assieme, senza collare, se aveva liberamente scelto di stare con me, perché dovevo incatenarlo?….quando e se decideva di  andare, poteva farlo, era libero…almeno lui.

I problemi iniziano quando dovevo spostarmi con l’autobus, i cani non sono ammessi, non potevo lasciarlo da solo, ormai facevamo coppia fissa, con qualche litigio riuscivo comunque a portarlo.

Il problema serio fu quando la portinaia s’accorse della sua presenza, fino ad allora avevo cercato di tenerlo nascosto, uscivo ed entravo  quando la portineria era chiusa, ma non poteva durare a lungo, i portinai, si sa, sono in assoluto  quelli che si devono fare i cazzi di tutti...e sono pure pagati.

Fu il mio compagno di appartamento a darmi la brutta notizia.

 Era lui l’intestatario, la portinaia gli aveva detto che i cani non potevano stare nell’appartamento, e lo invitava pertanto a provvedere.

Fu veramente una brutta notizia, non volevo abbandonarlo, solo l’idea di dovermi separare, mi piangeva il cuore, ma ero sempre un latitante, non potevo alzare la voce, dovevo stare nell’anonimato.

Conoscevo due ”bravi ragazzi” che vivevano assieme in una casa con giardino,  eravamo amici oltre che compagni, gli propongo l’idea di trasferire Lassie da loro, sicuramente va a stare meglio, ho pensato. Non ho chiesto il parere a Lassie. 

 Da lì a qualche giorno organizzammo la trasferta nella nuova residenza, appena partito ho sentito un vuoto dentro, ma la vita deve continuare.

Appena riuscirono a portarlo via, mi nascosi per non piangere, mi ero affezionato troppo al mio Lassie, ma le circostanze purtroppo non consentivano la continuazione della convivenza.

Appena mi incontravo con questi amici, il primo pensiero era per Lassie, dicevano che stava bene.

 Dopo qualche mese, mi arriva la terribile notizia: Lassie è morto.

Un tonfo al cuore mi colpisce, una sensazione di vuoto…. che tristezza quel giorno.

No, ho pensato io, non è morto, si è lasciato morire, è diverso.

Aveva scelto di vivere con me, non in una casa bella e con giardino, non erano i lussi che cercava, ma una persona che gli dava affetto e l’aveva  trovata in me.

 Ti ho deluso dolce Lassie, causa forza maggiore,  le delusioni sono terribili da digerire, anche per un cane. Resti sempre nel mio cuore.

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